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È MIO DOVERE...
Prima che l'ingorda morte
arrivi improvvisa a tiranneggiarmi
secondo il suo usuale costume,
mi sento obbligato a terminare
alcune opere rimaste in sospeso,
non potendo più rimandare
un prezioso lavoro del genere
alle cosiddette calende greche.
Esse, che erano state iniziate
ed erano rimaste poi incompiute,
oggi insistono perché le riprenda
e dia a tutte loro una fine adeguata
per renderle così assai soddisfatte
di essere state portate a compimento.
È mio dovere, a questo punto,
darmi anima e corpo nel cercare
di recare a ciascuna di loro
il mio necessario contributo
capace d'integrarla e farla diventare
quella che nei miei disegni
si prospettava fin dall'inizio,
ossia superba e degna di essere
un giorno ammirata dai posteri
con la massima stima e venerazione.

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