Lettera n. 143

Generosa stellina mia,
ieri sentivo i tuoi caldi respiri ventilare sul mio nudo corpo, mentre le tue umide labbra li accompagnavano ovunque ebbre di voluttà mai paga. Sentivo le tue mani vellutate darsi a un'accanita ricerca di sensazioni mai provate, mentre sfioravano la mia pelle con tocchi morbidi e leggeri.

Sentivo la tua bocca ingorda prodigarmi dei baci infuocati su ciascuna delle mie membra, desiderosa di darvi origine a un piacere sovrumano. Sentivo il tuo corpo fremente fondersi beatamente con il mio, poiché era succube di un'agitazione che anelava ad appagarsi soltanto del godimento più eccitante.

Sentivo la tua anima trepidante emettere dei sospiri amorosi, intanto che, preda del mio amore, faceva guizzare dai suoi occhi sguardi di gioioso appagamento. Sentivo il tuo spirito estasiato, che stava vivendo il massimo gaudio, manifestarmi senza mai cessare la sua gratitudine più piena, per come lo stavo rendendo felice.

Il tuo amore